Vivi al meglio la tua esperienza creativa in 10 piccoli passi

Quante volte ci capita di venire stuzzicati così a fondo da un’idea che, per la foga o per il desiderio di vederla già nascere tra le nostre mani, finiamo per dimenticarci di vivere a pieno la nostra esperienza?

Mi tocca ammetterlo: sono la regina della fretta. Un po’ per retaggio sociale, per abitudine ma anche tanto per curiosità, mi capita di pensare ad una particolare idea, di vedere attraversare nella mente un frammento d’immagine e le mie mani già fremono. Il problema, se così vogliamo definirlo poi, è che quando l’interesse è alto e l’ambizione di una nuova sfida è all’ordine del giorno non è la sicurezza a venire a mancare ma, al contrario, la calma.

Pensi ad una soluzione creativa, appoggi i tuoi pensieri su quel contenuto interessante che vorresti replicare e, magari, rivisitare e il tempo si ferma; ad onor del vero, il tempo continua a scorrere regolarmente ma il tuo orologio mentale rimane fisso, come congelato, fino a che non hai modo di metterti all’opera ed incanalare la tua necessità d’espressione.

Ti sei mai chiesto se sei solito vivere a pieno il tuo percorso creativo? Ho pensato alla mia esperienza, ho ragionato e messo in fila le idee per trovare la giusta chiave di lettura e ho scelto quelli che sono i miei 10 punti fondamentali per vivere al meglio la propria esperienza creativa:

 

 

 

1. Un passo alla volta! Non correre…

Correre con foga per arrivare subito alla meta non solo non è utile per nessuno, ci toglie anche il piacere di goderci a pieno ogni fase della nostra realizzazione ed ogni fase del nostro miglioramento tecnico. Troppo spesso ci capita di voler correre per vedere il prima possibile il risultato finale, un po’ come quando non riesci ad esimerti dal leggere l’ultima pagina del libro nonostante ti manchino ancora decine di facciate.

Il nostro miglioramento tecnico non è altro che il frutto di tanto allenamento e perseveranza, ogni giorno sembra di sentirsi un passo più avanti di quello precedente e se affrontiamo il percorso come una maratona tralasceremo per certo i bellissimi paesaggi incontrati lungo il tragitto.

 

2. Inquadra i tuoi obiettivi tramite una ricerca

Partendo dal presupposto che dovremmo impegnarci nella scelta di obiettivi raggiungibili e non del tutto infattibili, ho affinato la mia tecnica di approccio alla scelta della mia prossima realizzazione. Nel mio caso, applico questa tecnica in fase di progettazione ma voglio passarti questo consiglio, applicabilissimo anche alla fase di scelta del prossimo progetto hand-made.

Una buona scelta della sfida creativa a venire non può che cominciare con un bel respiro profondo (per mettere in ordine le idee) e una breve fase di ricerca. Non occorre ribaltare il web o lanciarsi in ricerche degne di racconti epici, è sufficiente fare chiarezza: potresti aver puntato un progetto inadatto alle tue necessità espositive o più/meno complesso di quanto ti aspetti e tu hai il potere di prevenire questo ostacolo.

Guarda, leggi, scegli, ruba con gli occhi tutto ciò che puoi, potresti addirittura imbatterti in scelte che non avresti mai nemmeno immaginato di valutare e, inaspettatamente, innamorarti perdutamente.

 

3. “Non sono abbastanza bravə” non voglio sentirlo!

Se anche solo una volta lo hai pensato, rimangiatelo subito! Vogliamo davvero passare la vita a privarci di ciò che ci renderebbe felici con la scusa della scarsa bravura? Non se ne parla!

Alla nascita non eravamo già chef provetti, eppure ora cuciniamo ogni sera… e che bontà! Non immaginavamo nemmeno cosa fosse un telefono cellulare ma ora dovessimo perderlo andremmo nel pallone. 

Ciò che desidero ricordarti è che ogni essere umano nasce come tabula rasa, un foglio bianco in attesa di tutti quei colori che lo renderanno un dipinto unico nel suo genere e che stabiliranno la sua personalità. Sono certa che tu lo sappia ma penso anche che, tante volte, nella vita, avremmo bisogno che qualcuno ce lo ricordasse, per addossarci qualche colpa in meno e sfidare l’incognito qualche volta in più.

Non potrai mai scoprire le tue più grandi abilità nascoste se non ti concederai la possibilità di sbagliare, non occorre essere “bravi”, occorre solamente aspirare a diventarlo, null’altro.

 

4. Prima volta? Meglio un kit completo!

Facendo un passo indietro e ripensando alla mia esperienza ho capito che qualche volta andiamo ad arrovellarci nelle scelte più complesse, rendendo più difficile l’approccio e rischiando di stancarci ancor prima di iniziare il nostro percorso.

Se sei alle prime armi, il mio consiglio è quello di selezionare, magari, qualche creazione in meno con la quale confrontarti… ma scegli il kit completo!

Entrare in punta di piedi in un nuovo universo, testare una nuova branchia del mondo “Cucito creativo” può sembrare molto complesso: nuovi termini, gergo apparentemente complicato, strumenti inediti, tecniche mai viste, materiali sconosciuti… Scegliere il kit completo ti permette di sentirti tranquillo, al sicuro, sereno. Tutto ciò che devi mettere in campo lo ricevi in un’unica soluzione, zero spreco di energie, zero dispendio di neuroni: almeno agli esordi, concediti un po’ di comodità!

 

5. Hai bisogno di un consiglio? Chiedi a me!

Se c’è una componente del mio lavoro che mi rende davvero fiera è proprio la condivisione. La rete di contatti ed amicizie virtuali che si crea tramite una passione comune è sacro santa e trovo sia un’attitudine preziosa che spero non si spenga mai. Condividere un ostacolo comune, trovare appoggio, vedere riflesse su qualcun altro le proprie difficoltà, sono tutti aspetti davvero positivi e vi incoraggerò per sempre a sfruttarli.

Quando, però, ti trovi bloccato, non hai compreso un passaggio nel cartamodello, non capisci come procedere… chiedi a noi! La rete di condivisione è un tassello speciale della tua esperienza creativa ma, qualche volta, potresti ricevere un consiglio tecnico inadatto, potresti incontrare esperienze diverse per le quali la soluzione non è necessariamente adattabile a te e potresti, così, allontanarti ancora di più dalla soluzione.

 

6. Paura di sbagliare? No grazie!

Please… lascia fuori dalla porta la paura di sbagliare!

Nel mio campo, come nella vita, la paura è un’emozione comune, ci sono in ballo così tante ore di lavoro, così tanto impegno che è umano sentire sulle spalle il peso della paura di rovinare in un solo gesto il lavoro svolto fino ad allora.

Hai mai provato ad ignorarla? È come un demone grande e grosso, la paura, con un minuscolo e delicatissimo punto debole: vuole tutte le attenzioni.

Ignorando la paura la ferirai nell’orgoglio (dico sul serio!), dandole poca importanza sarà sempre più debole e, piano piano, scomparirà.

Quindi, da oggi promesso: non appena incontri la paura, indossa gli occhiali da sole, spallucce e al lavoro!

 

7. …Non hai “Rovinato tutto” e ti spiego il perché:

Non riesco nemmeno a contare le volte in cui unə di voi mi ha detto: “Ecco! Ora ho rovinato tutto!”.

Togliti subito dalla testa questa convinzione: una delle pose più originali per le mie Pigottine è nata proprio dalla necessità di coprire un errore. È proprio così, tantissime idee tra quelle che vi propongo ogni giorno, da anni, sono frutto di un susseguirsi sregolato di errori.

Il più clamoroso tra i miei errori? Le ragazze ancora ridono come matte solo al pensiero: ho progettato un prototipo di lumaca con quattro occhi, due sul “viso” e due in cima alle antenne.

Ora che ti ho svelato il mio capitombolo più “imbarazzante” non dovresti più vergognarti del tuo! Ricorda, non hai “rovinato tutto”, hai solo preso un percorso alternativo.

 

8. Scegli il tuo habitat

Un consiglio scontato? Secondo me non troppo… 

È importante creare un feeling con l’ambiente che ci circonda e ci accoglie nel nostro intento di realizzare qualcosa di unico. Quando non mi sento a mio agio con il mio ufficio io sposto gli arredamenti, lo plasmo fino ad ottenere un ambiente confortevole per me in quel momento. 

Ora, mi rendo conto che il mio approccio, in quanto gemelli di segno, sia un po’ drastico, ma il succo è proprio questo: è fondamentale scegliere la propria postazione creativa in un contesto in cui siamo davvero in pace con noi stessi, oppure modificarlo affinché possa accoglierci al meglio.

 

9. Parola d’ordine: organizzazione

L’organizzazione è la nostra alleata numero uno contro lo spreco di materiale e di tempo. Nel mio laboratorio, così come nella vita, l’organizzazione è una delle costanti più importanti, senza organizzazione nulla sarebbe immediato, le difficoltà che si incontrano normalmente lungo il percorso creativo triplicherebbero.

Per prima cosa: organizza mentalmente le tue intenzioni, scandisci i tuoi tempi, allestisci il tuo spazio creativo per renderlo funzionale al massimo e, senza accorgertene, sei già a metà dell’opera! Tuffarsi di testa in una nuova avventura, seguendo l’enfasi del momento, senza dare a noi stessi il giusto tempo per ragionare e digerire ogni informazione, finirà per rallentare il lavoro pochi passi più in là… ne vale davvero la pena? Perdi 5 minuti in più, metti in fila le idee e testa tu stesso la maggiore scorrevolezza. 

 

10. Festeggia ogni tua vittoria

Dopo tutto l’impegno speso per veder nascere tra le tue mani una nuova creazione, dopo l’incontro faccia a faccia con le difficoltà e le conseguenti risoluzioni… dopo tutta la salita, beh, la vista da lassù è stupenda!

Goditi ogni tua vittoria personale, sii fierə di ogni piccolo progresso, sono tanti minuscoli progressi a produrre il cambiamento. Non dimenticare di gratificare te stessə, il raggiungimento di un obiettivo, per piccolo che sia, non dovrebbe mai passare inosservato, né essere dato per scontato.

Festeggia ogni tua vittoria perché, in realtà, la vera unica regola sulla quale non sarò mai disposta a scendere a compromessi è: divertiti, osa, vivi il tuo momento per te stessə e per nessun altro.